L’ardesia è una roccia metamorfica
di origine sedimentaria costituita in prevalenza da illite e
clorite (35-50%), carbonato di calcio (40-50%), quarzo (10-15%)
e caratterizzata da una fissilità molto marcata secondo
un piano di scistosità. La fissilità è
la proprietà della roccia di dividersi facilmente secondo
piani paralleli, in modo da formare lastre più o meno
sottili. Il termine di ardesia è tradizionalmente usato
in Italia per le ardesie della Val Fontanabuona, dette anche
lavagne dal nome del più antico sito di produzione e
commercializzazione.
L’origine delle ardesie risale ad una sedimentazione detritica
che formava nel Cretaceo superiore, tra 80 e 70 milioni di anni
fa, grandi spessori di fanghi e sabbie. L’origine di questi
sedimenti è legata alle prime fasi dell’orogenesi
alpina e alla forte erosione che agiva sulle masse rocciose
in sollevamento. Il materiale detritico si accumulava lungo
le scarpate marine e periodicamente scivolava verso le zone
abissali, originando correnti di materiali in sospensione, dette
torbide.